Gli Spanò sono un'antica ed assai nobile famiglia di Reggio Calabria, compresa tra le sei storiche di tale città, di origine greca propagatasi nel corso dei secoli in diverse regioni d'Italia.
La chiara nobiltà della casata risulta confermata dalla sua presenza nella pregevole opera "Il Dizionario Storico-Blasonico delle Famiglie Nobili e Notabili Italiane estinte e fiorenti" del genealogista Giovan Battista di Crollalanza, pubblicata a Pisa nel 1886 in tre volumi di oltre 1400 pagine.
D'altronde tal famiglia, nel dispiegarsi dei lustri, è sempre riuscita a produrre una serie di uomini che hanno reso illustre il suo nome, nei pubblici impieghi, nelle professioni liberali ed ecclesiastiche e nel servizio militare. Fra questi, senza nulla togliere al valore degli omessi, contasi Giovanni Alfonso, uno dei due sindaci nobili di Reggio Calabria, nel 1431; Agamennone che, nel 1571-72, ebbe la stessa carica e che fu uno dei 33 patrizi fondatori della Congregazione dell'Annunziata; Francesco, scrittore e poeta; Giovanni Domenico, sindaco di Reggio Calabria nel 1658; Giuseppe, con la stessa carica 1681; Don Mariano, storico e letterato, canonico; altro Agamennone (n.1765) che, nel 1799, fu Generale dell'armata della Repubblica Partenopea, fucilato poi dopo l'avanzata dei Sanfedisti ed il ritorno dei Borboni. Quest'ultimo era figlio terzogenito del nobile Giacinto e di Letizia (o Lucrezia?) Monsolino (i) unitamente a Diego (primogenito), Pasquale (n.1757, secondogenito), Giuseppe e Marianna (ultimogenita).
Secondo la ricostruzione Araldica dello studio Guelfi Camajani di Genova del 1991, si vedano al riguardo il blasone dipinto su pergamena e marchiato, l'atto notarile descrittivo (ex Crollalanza pag.550), e l'albero genealogico, "un ramo del casato è rappresentato dal Dott. Diego Spanò", quello discendente da Pasquale Spanò (n.1757).